Rischio sistematico: come il mercato influenza gli investimenti

Il rischio sistematico rappresenta il rischio associato all’andamento complessivo del mercato e influisce su tutti gli investitori, indipendentemente da quanto diversificato sia il loro portafoglio. Esso è conosciuto anche come rischio non diversificabile o rischio di mercato ed è una delle componenti chiave che ogni investitore deve considerare nel prendere decisioni finanziarie.

Rischio sistematico e diversificazione: cosa bisogna sapere

A differenza del rischio specifico, che è legato a fattori peculiari di una singola azienda o settore e può essere ridotto attraverso la diversificazione, il rischio sistematico non può essere eliminato. Questo significa che anche un portafoglio altamente diversificato resta esposto agli eventi che influenzano l’intero mercato, come crisi economiche, cambiamenti politici o disastri naturali.

Secondo il Capital Asset Pricing Model (CAPM), due attività con lo stesso rendimento atteso devono presentare lo stesso livello di rischio sistematico, anche se il loro rischio complessivo (misurato tramite la deviazione standard) può differire. La differenza tra il rischio complessivo e il rischio sistematico è dovuta al fatto che una parte del rischio può essere mitigata attraverso la diversificazione, mentre la componente di rischio sistematico resta invariata.

Beta: la misura del rischio di mercato

Il beta rappresenta uno dei parametri più significativi per valutare il rischio sistematico di un’attività finanziaria, ossia il rischio legato a movimenti del mercato nel suo complesso. Questo indice misura quanto un titolo o un portafoglio di investimenti sia influenzato dalle fluttuazioni generali del mercato. Se un titolo ha un beta pari a 1, ciò significa che tende a seguire in modo simmetrico le oscillazioni del mercato: un aumento o una diminuzione del mercato si rifletterà in modo proporzionale sul valore del titolo.

Quando il beta è superiore a 1, l’attività finanziaria mostra una maggiore sensibilità ai cambiamenti di mercato, il che implica un rischio più elevato per l’investitore, ma anche un potenziale rendimento maggiore in caso di performance positiva del mercato. Un beta di 1,5, ad esempio, suggerisce che l’attività può variare del 50% in più rispetto al mercato, aumentando i profitti o le perdite possibili.

Al contrario, un beta inferiore a 1 indica che l’attività è meno volatile rispetto al mercato, dunque più stabile, rappresentando una scelta più prudente per gli investitori che preferiscono contenere il rischio. In questo contesto, il beta diventa uno strumento cruciale per costruire portafogli bilanciati, permettendo agli investitori di scegliere titoli con livelli di rischio in linea con la propria tolleranza e strategia d’investimento.

Importanza del rischio sistematico per gli investitori

Gli investitori non ricevono una remunerazione per il rischio diversificabile, poiché possono ridurre tale rischio creando un portafoglio ampiamente diversificato. Tuttavia, vengono compensati per il rischio sistematico, in quanto non può essere eliminato. Questo significa che il rendimento atteso di un investimento è influenzato principalmente dalla sua esposizione al rischio sistematico, che è inevitabile e deve essere gestito attraverso strategie di copertura o altre forme di protezione.

Il rischio sistematico è un elemento ineludibile per chi investe nei mercati finanziari. Anche se non può essere eliminato, la sua comprensione e gestione efficace sono fondamentali per ottenere una remunerazione adeguata sugli investimenti. Attraverso l’uso di indicatori come il beta, gli investitori possono valutare la propria esposizione al rischio di mercato e prendere decisioni più informate.

Questo articolo è stato realizzato e revisionato dall’autore con il supporto di strumenti di intelligenza artificiale. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.